Quando l’Inghilterra noleggiò il simbolo di Genova

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La Bandiera di Genova e il Legame Storico con l’Inghilterra

Genova, antica e fiera città portuale italiana, è celebre in tutto il mondo per la sua storia legata alla navigazione, al commercio marittimo, alla marina militare e a una tradizione culturale e diplomatica di grande prestigio. Fu un tempo una potente repubblica marinara, la cui influenza si estendeva ben oltre il Mar Mediterraneo.

Uno dei simboli più riconoscibili di Genova è la sua storica bandiera: la Croce di San Giorgio. Caratterizzata da una croce rossa su sfondo bianco, questa insegna rappresenta San Giorgio, patrono della città e figura iconica di coraggio e protezione. Per secoli, la Croce di San Giorgio ha rappresentato un segno di forza e rispetto, capace di scoraggiare potenziali attacchi nemici nei confronti delle imbarcazioni che la issavano. Essa divenne uno strumento di diplomazia e dissuasione, tanto potente quanto le armi stesse.

Quando l’Inghilterra “noleggiò” il simbolo di Genova

Nel 1190, durante la Terza Crociata, re Riccardo Cuor di Leone chiese ufficialmente alla Repubblica di Genova il permesso di utilizzare la Croce di San Giorgio sulle navi della sua flotta. L’intento era strategico: legare simbolicamente le imbarcazioni inglesi alla potenza navale genovese significava dissuadere eventuali aggressori, che si sarebbero trovati a fronteggiare la reazione della repubblica ligure. In cambio, l’Inghilterra si impegnò a versare un tributo annuale a Genova.

Questa concessione dimostra quanto fosse temuta e rispettata la marina genovese nel contesto geopolitico del tempo. La protezione “virtuale” garantita dalla bandiera genovese era un deterrente efficace in mare aperto.

Il tributo venne effettivamente versato per secoli, ma cessò nel 1771, quando la monarchia britannica interruppe i pagamenti. Da allora, sono trascorsi oltre 250 anni senza che Genova ricevesse più nulla.

Una lettera regale dal sapore genovese

Nel 2018, la questione è tornata ironicamente d’attualità grazie all’iniziativa del sindaco di Genova, Marco Bucci, che ha scritto alla regina Elisabetta II una lettera tanto garbata quanto pungente:
“Maestà, mi scusi, ma secondo i nostri registri non abbiamo ricevuto alcun pagamento negli ultimi 247 anni.”
Un modo simpatico per riportare alla luce un legame antico, ma anche per far conoscere a un pubblico più ampio l’importanza storica della nostra città.

Da Genova al Regno Unito: l’evoluzione dell’Union Jack

La Croce di San Giorgio non si è fermata alle coste inglesi. Essa è diventata parte integrante della bandiera nazionale del Regno Unito, l’Union Jack. Nel 1606 fu unita alla Croce di Sant’Andrea di Scozia, e nel 1801 alla Croce di San Patrizio d’Irlanda, dando origine al vessillo britannico come lo conosciamo oggi. Dunque, il cuore della Union Jack affonda le sue radici nella storia marinara di Genova.

Una bandiera viva ancora oggi

Genova porta ancora oggi con fierezza questa eredità. Camminando tra i caruggi, nei palazzi dei Rolli e lungo il porto antico, si respira il profumo del mare e della storia. In ogni celebrazione ufficiale, la Croce di San Giorgio continua a sventolare come simbolo dell’identità e dell’orgoglio cittadino.

Non è solo una bandiera: è il racconto di una civiltà marinara che ha saputo lasciare un’impronta nel mondo.

A cura di Sreeti Akter con la collaborazione di Enrico Mendace

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